La qualità del voto elettronico è sempre bassa. C’è abbastanza bibliografia per capire che il voto elettronico è solo uno dei tanti modi esistenti per devastare la democrazia.
Non c’è Stato che tenga, né possono essere alternative valide escrow o interventi notarili. Il voto elettronico su sw a codice aperto è la versione moderna del voto per alzata di mano ma non certo di quella del voto democratico che deve essere
Sì, esatto e la verificabilità del voto tradizionale (che avviene in cieco ed è basata solo sulla corrispondenza tra i numeri del primo e quelli del successivo rilievo) è una caratteristica fondamentale che in Italia DEVE conciliarsi con il voto segreto. Tra l’altro questo è un criterio rispettato dal voto elettronico statunitense che NON è elettronico come lo consideriamo noi, perché la macchina elettronica che registra il voto dell’elettore rilascia una ricevuta che è alla base delle verifiche richieste dagli elettori.
Ma l’esistenza di una “ricevuta”, benché garantisca la certezza e -quindi- di intervenire sull’eventuale manipolabilità, inficia la segretezza del voto: nel voto all’europea infatti l’elettore viene realmente messo in condizione di non poter violare il segreto neanche se lo vuole perché dell’esito del voto dato non resta alcuna traccia all’elettore
Ma sì, appaltiamo la democrazia. A quello che fa pagare meno, poi.
Sicuramente la qualità di un software non dipende da quanto costa, questo lo sanno tutti ormai
La qualità del voto elettronico è sempre bassa. C’è abbastanza bibliografia per capire che il voto elettronico è solo uno dei tanti modi esistenti per devastare la democrazia.
Non c’è Stato che tenga, né possono essere alternative valide escrow o interventi notarili. Il voto elettronico su sw a codice aperto è la versione moderna del voto per alzata di mano ma non certo di quella del voto democratico che deve essere
Suggerisco i seguenti contenuti:
Quanto alla blockchain, beh, basta leggere le conclusioni di questo studio del MIT.
Qui un po’ di materiali sull’argomento
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Sì, esatto e la verificabilità del voto tradizionale (che avviene in cieco ed è basata solo sulla corrispondenza tra i numeri del primo e quelli del successivo rilievo) è una caratteristica fondamentale che in Italia DEVE conciliarsi con il voto segreto. Tra l’altro questo è un criterio rispettato dal voto elettronico statunitense che NON è elettronico come lo consideriamo noi, perché la macchina elettronica che registra il voto dell’elettore rilascia una ricevuta che è alla base delle verifiche richieste dagli elettori. Ma l’esistenza di una “ricevuta”, benché garantisca la certezza e -quindi- di intervenire sull’eventuale manipolabilità, inficia la segretezza del voto: nel voto all’europea infatti l’elettore viene realmente messo in condizione di non poter violare il segreto neanche se lo vuole perché dell’esito del voto dato non resta alcuna traccia all’elettore