Chatcontrol ha un nuovo ambasciatore! Magnus “Frater” Brunner sembra il degno successore della Grande Fratella Ylva Johansson

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L’Austriaco proposto come Commissario per gli Affari Interni e l’Immigrazione, comparirà in un’audizione organizzata dal Comitato per le Libertà Civili il 5 novembre. Ecco cosa ha detto durante l’audizione del 10 ottobre:

Accesso ai dati per scopi di applicazione della legge

DOMANDA: Come intende affrontare la sfida fondamentale di garantire un accesso efficace ai dati personali al fine di prevenire, rilevare, investigare e perseguire reati penali, rispettando al contempo i principi di necessità e proporzionalità e sostenendo i diritti alla privacy e alla protezione dei dati?
Quali garanzie prevede per garantire la piena conformità alle sentenze della Corte di giustizia europea sulla conservazione dei dati e l’accesso ai dati per scopi di applicazione della legge?
Affronterà anche la crittografia quando propone norme sull’accesso?
Come intende sbloccare la proposta sugli abusi sessuali sui minori online per garantire che il suo obiettivo principale di proteggere i bambini sia soddisfatto e che le preoccupazioni sulla salvaguardia del diritto alla privacy siano affrontate? Qualora non ci fosse un regolamento su questo fascicolo prima della scadenza della seconda proroga del regolamento provvisorio, prevista per il 3 aprile 2026, come intende procedere per evitare il vuoto legislativo?

Risposta: Se confermato, mi impegno a trovare un approccio equilibrato e giuridicamente valido per garantire un accesso efficace ai dati per le forze dell’ordine e la magistratura, rispettando al contempo la privacy e la protezione dei dati, nonché i requisiti di sicurezza informatica e tenendo conto degli aspetti tecnologici. L’UE deve costruire una solida economia digitale che i cittadini possano vedere come porterà prosperità, preserverà la sicurezza e proteggerà i diritti fondamentali. Allo stesso tempo, mentre la società e l’economia diventano digitali, lo fanno anche i criminali, i terroristi e gli altri attori della minaccia, al fine di perseguire attività criminali ed eludere le forze dell’ordine. Al fine di garantire che le autorità competenti siano dotate di capacità moderne e innovative per combattere la criminalità, consentire alle forze dell’ordine di avere un accesso proporzionato ai dati è fondamentale per collegare i crimini agli autori, supportare le indagini, proteggere le vittime e smantellare le reti criminali. Tuttavia, oggi, le barriere legali e tecniche, insieme alla mancanza di leggi armonizzate sulla conservazione dei dati negli Stati membri, ostacolano le indagini nazionali e complicano la cooperazione transfrontaliera. Nonostante queste sfide, sono convinto che possiamo trovare soluzioni efficienti e a prova di futuro per facilitare l’accesso legale alle informazioni digitali. Ciò è essenziale per proteggere i nostri cittadini e sostenere lo stato di diritto, nel pieno rispetto dei principi di necessità e proporzionalità.

Allo stesso tempo, dobbiamo evitare di introdurre nuove vulnerabilità che possono essere sfruttate da attori malintenzionati o di mettere in discussione i vantaggi della crittografia. Dobbiamo trovare un equilibrio che ci consenta di salvaguardare la privacy, garantendo al contempo sicurezza e protezione dei nostri cittadini e delle nostre società dalle minacce in continua evoluzione.
Il gruppo di alto livello sull’accesso ai dati per le forze dell’ordine ha definito le esigenze operative delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie e le raccomandazioni includono una serie di misure diverse, come il rafforzamento delle capacità, la cooperazione con l’industria, la standardizzazione e la legislazione. Dovrebbero costituire un prezioso contributo per il lavoro in quest’area, che richiede una valutazione d’impatto approfondita.

La criminalità e l’insicurezza hanno un effetto soffocante sulla società e, se non affrontate correttamente, impediscono alle persone di esercitare le proprie libertà, di esprimere la propria opinione o di camminare per strada comodamente. Le minacce possono anche essere più dirette non solo offline, ma anche online. I bambini sono particolarmente a rischio e dobbiamo fare di più per proteggerli da molteplici rischi che vanno dal cyberbullismo alla sextortion, dalle dipendenze online alla radicalizzazione. Sono convinto della necessità e dell’urgenza di adottare il regolamento proposto per prevenire e combattere l’abuso sessuale sui minori online. Nel 2010, sono state segnalate circa 1 milione di segnalazioni di materiale di abuso sessuale sui minori e di adescamento online. Entro il 2023, sono state segnalate più di 36 milioni. L’attuale regolamento “provvisorio”, che consente il rilevamento volontario di abusi sessuali su minori da parte dei fornitori di determinate piattaforme online, scadrà nell’aprile 2026. Senza le norme a lungo termine proposte, tale forma di rilevamento che ha contribuito a salvare i bambini e a identificare i trasgressori per oltre 10 anni sarà vietata nell’UE. Credo che possiamo e dovremmo trovare un modo fattibile per finalizzare i negoziati sul regolamento in sospeso affinché entri in vigore in tempo prima della scadenza del regolamento provvisorio.

Se confermato, mi impegno a lavorare anche per finalizzare i negoziati sulla revisione della direttiva sulla lotta all’abuso sessuale sui minori. La direttiva integra il regolamento e fornisce uno standard comune per le indagini e le azioni penali, armonizzando le definizioni di reati e sanzioni. È una parte essenziale dell’equilibrio che la nostra società esige dal mondo digitale.

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