• La “piattaforma tecnologica distribuita” raccoglieva, attraverso le telecamere e i microfoni del sistema di video-sorveglianza di Trento, materiale audio e video utile a segnalare la presenza di potenziali pericoli: atti criminali, vandalismo, risse, spaccio o anche affollamenti eccessivi e ingorghi del traffico.

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